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Lettera del presidente Enasarco ad Attilio Bruno

Amiche ed Amici buongiorno. VOGLIO AUGURARMI CHE ALLE PAROLE CONTENUTE NELLA PRESENTE SEGUANO FATTI CONCRETI. PROMETTERE NON COSTA NIENTE SPECIE SE SI DA LA COLPA AGLI ALTRI.

 

Fondazione Enasarco
Via Antoniotto Usodimare 31
00154 Roma (RM)

Gentile Signor BRUNO ATTILIO

è mia intenzione avviare un canale diretto di informazione istituzionale con tutti gli Iscritti all’Enasarco, al fine di dare conto dell’attività svolta dalla Fondazione e per offrire, contemporaneamente, quella “trasparenza” che ritengo fermamente sia dovuta a chi versa i propri contributi previdenziali ed è il diretto interessato alle prestazioni erogate dal nostro Ente di previdenza.

Il giorno 20 gennaio scorso ho provveduto a convocare per la mia prima volta il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione e tra i punti portati in discussione ho immediatamente inserito quello riguardante l’anticipazione del Firr.

Si sono raccolte tutte le indicazioni fornite dai Ministeri vigilanti chiedendo agli Uffici di provvedere con la massima urgenza alle istruttorie e a tutte le attività tecniche necessarie per sottoporre nuovamente questa importante e necessaria misura all’approvazione ministeriale.

Il buon fine di tutto ciò potrà consentire finalmente l’anticipazione di quanto è, poi, il frutto del lavoro di ciascun agente e che, ora più che mai, rappresenta un indispensabile sostegno in questa terribile crisi sanitaria.

Inoltre, nella medesima riunione consiliare è stato chiesto nuovamente ai Ministeri vigilanti di poter utilizzare, quale contributo di assistenza “covid” da erogare agli assistiti, la somma di 18 milioni di euro.

Spiace, però, dover constatare che i provvedimenti di cui vi scrivo sono stati deliberati con otto voti favorevoli e sette contrari.

Stiamo comunque lavorando con tutta la celerità possibile affinché le misure assistenziali possano essere un concreto supporto per le esigenze della Categoria in questo momento difficile, ma anche dopo, con un miglioramento sia in termini di qualità che di quantità.

Stiamo mettendo in campo tutta la nostra determinazione al “fare” per realizzare quel cambiamento richiesto e doveroso, anche nel tipo di considerazione, che la Categoria merita ampiamente.

Il Presidente,
Antonello Marzolla